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actionforsoul
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Inviato:
Mer Gen 16, 2008 1:38 pm |
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ho pensato che il percorso reiki è proprio fatto alla rovescia.
le attivazioni non dovrebbero essere considerate un punto di partenza bensì un traguardo di un programma di addestramento preciso.
per esempio
al termine del primo anno della scuola reiki a chi supera un esamino viene data l'attivazione.
al termine del secondo anno il secondo livello
al termine del terzo il master
con un percorso fatto di meditazione, yoga, tai chi chi gong studio etc
che ne dite?
ciao |
_________________ viva l'energia che si espande finchè spande |
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Ruggero Moretto
Site Admin
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Inviato:
Mer Gen 16, 2008 2:53 pm |
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certo, solo che poi il costo del corso di reiki primo livello non ti costerà quanto una settimana del tuo lavoro |
_________________ Come, dove, su cosa e in che modo vuoi che sia reso manifesto il tuo benessere? Proponimi le tue scelte e possibilita', che insieme troveremo la giusta formula e soluzione per farti raggiungere i tuoi alti scopi nel mondo materiale. |
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actionforsoul
Corsista
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Inviato:
Mer Gen 16, 2008 3:39 pm |
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potrebbe essere un corso settimanale come ci sono tanti corsi di yoga uno paga un tot al mese etc
e poi le regole del costo di una settimana, un mese non erano forse riferite ad una settimana di pratica, un mese di pratica, un anno di pratica?
o forse a una settimana di lavoro nel cortile del master? |
_________________ viva l'energia che si espande finchè spande |
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Ruggero Moretto
Site Admin
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Inviato:
Mer Gen 16, 2008 3:42 pm |
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eh si forse bisognerebbe davvero fare cosi, di modo che il reiki venga preso molto piu seriamente |
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sorriso
Simpatizzante
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Inviato:
Ven Gen 25, 2008 10:14 pm |
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io credo che potrebbe essere una buonissima idea ma.........
oggi siamo abituati a comprare ciò che desideriamo e quindi:
"tutto e subito"
come possiamo a questo punto far capire che una certa preparazione può essere soltanto fruttuosa, costruttiva ecc.. per chi la pratica?
io personalmente faccio una serie di trattamenti accompagnati spesso con piccole meditazioni e, cerco di fare capire quanto possa essere importante mettersi in discussione scavando nel nostro io e piano, piano a qualcosa si arriva, però, capita che molti in principio abbiano un impatto soltanto "materiale" (purtroppo spesso viene visto così - "io ho!") e non è sempre facile per tutti.
sorriso. |
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Ruggero Moretto
Site Admin
Registrato: 15/06/05 11:07
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Inviato:
Lun Gen 28, 2008 12:29 am |
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si anche io faccio fare la meditazione a chi viene a farsi trattare (ma non sempre puoi farlo, dipende chi ti trovi); purtroppo si deve essere un po' flessibili altrimenti si rischia di non far arrivare al reiki anche quelle persone non dedite al percorso interiore e che potrebbero almeno un po' beneficiare dei trattamenti |
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sorriso
Simpatizzante
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Inviato:
Lun Gen 28, 2008 9:24 pm |
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Ruggero Moretto ha scritto: | si anche io faccio fare la meditazione a chi viene a farsi trattare (ma non sempre puoi farlo, dipende chi ti trovi); purtroppo si deve essere un po' flessibili altrimenti si rischia di non far arrivare al reiki anche quelle persone non dedite al percorso interiore e che potrebbero almeno un po' beneficiare dei trattamenti |
si, sono d'accordo con te. con alcune persone addirittura è meglio se le lasciamo fare. molto spesso mi è capitato che magari hanno iniziato a piangere, parlare e anche questo è un buon risultato o forse un buon inizio... no? *_^
sorriso. |
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Ruggero Moretto
Site Admin
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Inviato:
Mar Gen 29, 2008 12:20 am |
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sorriso ha scritto: | Ruggero Moretto ha scritto: | si anche io faccio fare la meditazione a chi viene a farsi trattare (ma non sempre puoi farlo, dipende chi ti trovi); purtroppo si deve essere un po' flessibili altrimenti si rischia di non far arrivare al reiki anche quelle persone non dedite al percorso interiore e che potrebbero almeno un po' beneficiare dei trattamenti |
si, sono d'accordo con te. con alcune persone addirittura è meglio se le lasciamo fare. molto spesso mi è capitato che magari hanno iniziato a piangere, parlare e anche questo è un buon risultato o forse un buon inizio... no? *_^
sorriso. |
si sopprattutto parlare, ma non vorrei ci prendessero per degli psicologi |
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sorriso
Simpatizzante
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Inviato:
Mer Gen 30, 2008 8:15 pm |
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no, tutto sta nel non mettercisi in quel ruolo
io li lascio semplicemente parlare, almeno fin quando faccio il trattamento fisico, quando passo a quello mentale chiedo silenzio, del resto, quando arrivo a quello, dovrebbero aver già trovato una parte di equilibrio...
sorriso. |
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paolospirit
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Inviato:
Mer Gen 30, 2008 8:47 pm |
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Purtroppo, quasi sempre è la malattia che fa avvicinare le persone alla spiritualità. Fino a un momento prima, la loro vita correva in modo semplice e meccanico, rivolta al mondo materiale. Magari andava in Chiesa, sentendosi così riparata dalle disgrazie spirituali (non si sa mai, magari esistono, pensano così ).
Ma è la malattia nelle peggiore delle ipotesi, oppure la morte di qualcuno che ricorda che un giorno saremmo tutti cibo per vermi nelle migliori delle ipotesi, che porta le persone ad avvicinarsi "anche" al Reiki.
Ecco qui, bisogna evitare che la persona pensi come ha sempre pensato, e pagando, ottiene in cambio Reiki come fosse una cura come un'altra, creata dall'uomo per l'uomo. Se si cade in questo errore è tutto inutile. |
_________________ Più difficile essere alunno che maestro. |
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Ruggero Moretto
Site Admin
Registrato: 15/06/05 11:07
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Inviato:
Mer Gen 30, 2008 10:12 pm |
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sorriso ha scritto: | no, tutto sta nel non mettercisi in quel ruolo
io li lascio semplicemente parlare, almeno fin quando faccio il trattamento fisico, quando passo a quello mentale chiedo silenzio, del resto, quando arrivo a quello, dovrebbero aver già trovato una parte di equilibrio...
sorriso. |
certamente, anche perche si cerca di discutere su eventuali sensazioni date dalle terapie precedenti, come il valutare il grado di efficacia degli stessi entro un ciclo terapeutico, stabilendo gli obiettivi e le speranze di guarigione
Ma tornando al discorso di un percorso Reiki, purtroppo bisogna adeguare il tutto riconducendo ai ritmi della gente "normale"; aldilà dei pazienti, si parla di allievi che molto spesso dovrebbero essere piu diligenti verso la pratica Reiki; spesso si usa preparare l'allievo alle attivazioni con un ciclo di trattamenti, facendolo partecipare alle serate di scambi per un certo tempo dove si fanno anche meditazioni, finchè non lo si ritiene pronto di fare il grande passo per prendere il primo livello; ma anche dopo il neofita dovrà continuare non solo ad autotrattarsi ogni giorno ma anche continuare a seguire le serate di scambi settimanali fra praticanti; secondo me, oltre fare tutto questo, sarebbe buona cosa per i primi tre mesi di fare un percorso di tipo meditativo (40 minuti) ogni mattino alle 6 ed ogni sera alle 18 |
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sorriso
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Inviato:
Gio Gen 31, 2008 7:34 am |
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Ruggero Moretto ha scritto: | sorriso ha scritto: | no, tutto sta nel non mettercisi in quel ruolo
io li lascio semplicemente parlare, almeno fin quando faccio il trattamento fisico, quando passo a quello mentale chiedo silenzio, del resto, quando arrivo a quello, dovrebbero aver già trovato una parte di equilibrio...
sorriso. |
certamente, anche perche si cerca di discutere su eventuali sensazioni date dalle terapie precedenti, come il valutare il grado di efficacia degli stessi entro un ciclo terapeutico, stabilendo gli obiettivi e le speranze di guarigione
Ma tornando al discorso di un percorso Reiki, purtroppo bisogna adeguare il tutto riconducendo ai ritmi della gente "normale"; aldilà dei pazienti, si parla di allievi che molto spesso dovrebbero essere piu diligenti verso la pratica Reiki; spesso si usa preparare l'allievo alle attivazioni con un ciclo di trattamenti, facendolo partecipare alle serate di scambi per un certo tempo dove si fanno anche meditazioni, finchè non lo si ritiene pronto di fare il grande passo per prendere il primo livello; ma anche dopo il neofita dovrà continuare non solo ad autotrattarsi ogni giorno ma anche continuare a seguire le serate di scambi settimanali fra praticanti; secondo me, oltre fare tutto questo, sarebbe buona cosa per i primi tre mesi di fare un percorso di tipo meditativo (40 minuti) ogni mattino alle 6 ed ogni sera alle 18 |
Io non parto con il fatto di fare attivazioni, anche perchè in genere, chi tratto ha problemi abbastanza seri, come dicevo sopra e, il rapporto che si crea è quello di sostegno. Quando "credo" che una persona possa essere pronta per un'attivazione, allora inizio a parlarne e, soltanto da allora, inizio a lavorare per iniziare il percorso per l'attivazione. In teoria sarebbero già pronti ma in questo modo, li porto ad assumersi una responsabilità per il passo che dovranno fare, iniziando a camminare con il piede giusto; direi che sono contenti proprio perchè i risultati arrivano concretamente.
Io credo che parlare subito di attivazioni, è come mettere il carro davanti ai buoi; prima finisco il liceo, poi vado all'università e infine faccio l'avvocato, il dottore, l'architetto o quello che è... in questo modo posso realmente realizzare tante cose... Ovviamente restano ferme l'eccezioni che anche io ho tenuto in considerazione.
I bimbi (non sono sempre giovani, il chiamo così per la loro innocenza) che tratto, molto spesso hanno bisogno di un piccolissimo ciclo di preparazione, essendo persone "pure"...
Per il mantenimento, quando hanno iniziato a stare bene, difficilmente abbandonano il loro nidino di coccole...
Come sicuramente avrò già detto, non attivo molte perone, anzi... in genere cerco di fare trattamenti più a lungo possibile proprio per valutare bene se e quando possa essere il momento.
p.s. non prendo niente per diffondere il reiki quindi, non è per un fattore economico che allungo le terapie e/o faccio attivazioni anche perchè, come dico io: io non ho niente e non sono niente: tutto mi viene dato.
Devo dire che, se non avessi ricevuto il reiki, in quest'ultimo anno sarebbe stato veramente difficile superare tanti momenti brutti; sono felice di aver cambiato strada quel giorno incrociandola con il mio primo master, ho veramente ricevuto tanto... |
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Ruggero Moretto
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Inviato:
Gio Gen 31, 2008 2:44 pm |
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sorriso ha scritto: | Ruggero Moretto ha scritto: | sorriso ha scritto: | no, tutto sta nel non mettercisi in quel ruolo
io li lascio semplicemente parlare, almeno fin quando faccio il trattamento fisico, quando passo a quello mentale chiedo silenzio, del resto, quando arrivo a quello, dovrebbero aver già trovato una parte di equilibrio...
sorriso. |
certamente, anche perche si cerca di discutere su eventuali sensazioni date dalle terapie precedenti, come il valutare il grado di efficacia degli stessi entro un ciclo terapeutico, stabilendo gli obiettivi e le speranze di guarigione
Ma tornando al discorso di un percorso Reiki, purtroppo bisogna adeguare il tutto riconducendo ai ritmi della gente "normale"; aldilà dei pazienti, si parla di allievi che molto spesso dovrebbero essere piu diligenti verso la pratica Reiki; spesso si usa preparare l'allievo alle attivazioni con un ciclo di trattamenti, facendolo partecipare alle serate di scambi per un certo tempo dove si fanno anche meditazioni, finchè non lo si ritiene pronto di fare il grande passo per prendere il primo livello; ma anche dopo il neofita dovrà continuare non solo ad autotrattarsi ogni giorno ma anche continuare a seguire le serate di scambi settimanali fra praticanti; secondo me, oltre fare tutto questo, sarebbe buona cosa per i primi tre mesi di fare un percorso di tipo meditativo (40 minuti) ogni mattino alle 6 ed ogni sera alle 18 |
Io non parto con il fatto di fare attivazioni, anche perchè in genere, chi tratto ha problemi abbastanza seri, come dicevo sopra e, il rapporto che si crea è quello di sostegno. Quando "credo" che una persona possa essere pronta per un'attivazione, allora inizio a parlarne e, soltanto da allora, inizio a lavorare per iniziare il percorso per l'attivazione. |
forse c'è un equivoco; dal post iniziato da Action intendevo "percorso" Reiki solo per chi si avvicina per diventare poi operatore Nel senso che io ben separo chi fa un percorso reiki nel diventare lui stesso reikista, e chi invece fa un percorso di trattamenti che, col tempo potrebbero diventare operatori, ma in genere (forse da come involontariamente ho impostato io la cosa) chi mi contatta solo per prendere un ciclo di trattamenti poi si ferma li ...pero non do' mai nulla per scontato nel senso che chi inizialmente si vuole solo far trattare e poi fare il grande passo, ma in genere è sempre andata cosi; certamente sono io il primo ad eventualmente incoraggiare questo grande passo, ma mai dev'essere una condizione il fatto di prendere poi il primo livello dopo un ciclo di trattamenti |
_________________ Come, dove, su cosa e in che modo vuoi che sia reso manifesto il tuo benessere? Proponimi le tue scelte e possibilita', che insieme troveremo la giusta formula e soluzione per farti raggiungere i tuoi alti scopi nel mondo materiale. |
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sorriso
Simpatizzante
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Inviato:
Ven Feb 01, 2008 3:33 pm |
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non so se ho ben capito quel che volevi dire...
pero non do' mai nulla per scontato nel senso che chi inizialmente si vuole solo far trattare e poi fare il grande passo, ma in genere è sempre andata cosi; certamente sono io il primo ad eventualmente incoraggiare questo grande passo, ma mai dev'essere una condizione il fatto di prendere poi il primo livello dopo un ciclo di trattamenti
nel senso che prima vengono per farsi fare dei trattamenti invece che chiedere il primo livello?
è questo che volevi dire?
scusami....
sorriso. |
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Ruggero Moretto
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Residenza: Milano
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Inviato:
Ven Feb 01, 2008 4:09 pm |
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sorriso ha scritto: | non so se ho ben capito quel che volevi dire...
pero non do' mai nulla per scontato nel senso che chi inizialmente si vuole solo far trattare e poi fare il grande passo, ma in genere è sempre andata cosi; certamente sono io il primo ad eventualmente incoraggiare questo grande passo, ma mai dev'essere una condizione il fatto di prendere poi il primo livello dopo un ciclo di trattamenti
nel senso che prima vengono per farsi fare dei trattamenti invece che chiedere il primo livello?
è questo che volevi dire?
scusami....
sorriso. |
si, nel senso che chi mi chiede i trattamenti mi chiede SOLO i trattamenti, e basta ! |
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